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Anteprima Montepulciano 2014: un viaggio ad ampio raggio sull’Abruzzo

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AMA 2014, 1 2 3 Marzo si è appena conclusa in quel di Chieti. L’anteprima montepulciano d’Abruzzo era alla sua seconda edizione, ed ha offerto alcuni spunti interessanti.
Ad un osservatore esterno quale sono, hanno colpito alcune cose: in primis si è trattato di montepulciano d’abruzzo in anteprima con l’annata 2013 in genere, ma è stato il pretesto per tastare il polso a tutto il comparto del vino abruzzese. Prima ed ultima giornata dedicata al business, la seconda con apertuta al pubblico.
In particolare ho notato il grande interesse (per me un tantino ingiustificato ma comprensibile) per il Pecorino abruzzese, vitigno riportato in auge da qualche anno e che è andato dritto al cuore del consumatore, forse a colmare un vuoto che il Trebbiano probabilmente non era in grado di coprire più. Dall’input di Cataldi Madonna e sulla sua scia, sono in tanti per non dire tutti i produttori abruzzesi che hanno recuperato questo vitigno e lo hanno vinificato. E’ un vino essenzialmente di grande acidità e grado alcolico, si presenta fruttato ma a mio parere non di grande complessità e carattere.
Le tre giornate si sono susseguite a ritmo intenso con degustazioni, convegni, cooking show e slide di grande interesse. Tantissime le aziende presenti, oltre 50 credo con alcune che si sono messe in evidenza per la bontà e l’eccellenza del loro prodotto.
Interessante l’anteprima del Montepulciano 2013 di Valori così come quella di Fontefico. Passando tra gli stands, notevole il Testarossa di Pasetti, che sebbene faccia passaggio in barrique è davvero intenso e armonioso; troppo invasiva la barrique, invece, nell’Harimann che è il cru aziendale. Molto buono anche il Montepulciano di Buccicatino, in specie il Don Giovanni, che rappresenta per certi versi l’archetipo del montepulciano d’abruzzo: territoriale,intenso,possente e quello di Collefrisio per citare la zona teatina. Molto armonioso il vino cotto di Palazzo Centofanti, per nulla stomachevole. Fresco e di facile beva il Tralcetto di Zaccagnini. Poi un salto da due star: Cataldi Madonna. con Luigi ed il nipote Lorenzo e tutto lo squisito staff a presentare la batteria quasi al completo. Inversione di rotta per questa celebrità abruzzese, d’ora in avanti il Malandrino e non solo, si farà solo in acciaio e botti grandi, pas de barriques! Il risultato per il 2012 è già interessante e forte, bella prova anche del Tonì 2010, che diverrà selezione con sole 3000 bottiglie prodotte, Cataldi Madonna è anche Pecorino con un base ed una selezione Pie delle Vigne e con un buon Cerasuolo.
Di lato, un’altra grande cantina abruzzese, con Fausto che sprigiona simpatia da tutti i pori, al secolo Torre dei Beati. Qui rasentiamo la perfezione! Il Cerasuolo 2013 di Torre dei Beati è un vino assolutamente strepitoso, a mio parere il miglior vino degustato all’AMA 2014. Caldo intenso vibrante con un finale in crescendo, un continuo sollecito per le papille per un vino da culto. Molto buono anche il Montepulciano base con un’ottima materia ed una beva già pronta, da attendere invece i due cru, il Cocciapazza ed il Mazzamurello. Sul Pecorino non mi pronuncio, capisco che un bianco da queste parti serviva come il pane, ma, diciamo così, non appartengo alla categoria dei suoi fan sfegatati. Interessante il passito rosso di Jasci, così come il Montepulciano Belloveder 2008 della fattoria LA VALENTINA; un paio di metodo classico della cantina DI SIPIO a testimonianza della varietà dell’offerta abruzzese che chiude con qualche falanghina anche in versione spumante e un riesling di Jasci & Marchesani.
Allo stand dei giovani vastesi FONTEFICO inizio con il Montepulciano 2009 che si presenta piuttosto delicato e bevibile (€ 8), altrettanto interessante l’annata 2010 con freschezza sempre in bella mostra. Il Montepulciano Riserva Titinge 2010 è bellissimo, intenso, regala un palato imponente e soddisfacente (€ 16). Esperimento anche con un aglianico IGT il Costetoste 2008, dove però il legno piccolo è piuttosto presente ed ingombrante, più armonioso nella 2010 con i tratti tipici del buon aglianico.
Bella infine la degustazione vini e formaggi e la orizzontale montepulciano 2003 tra cui il grande Emidio Pepe e Strappelli.
Alcune aspetti organizzativi della manifestazione sono da migliorare, specie nell’accoglienza stampa e nel predisporre eventuali gite presso le cantine. Mi è parsa buona invece la possibilità di incotri ed affari.
Simpatia e cordialità abruzzese non sono mancate, per un popolo davvero cortese,ottima la cucina e le varie specialità offerte per i rinfreschi.

Gianluigi Carlino
foto D.Ruffolo

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