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PODERE VENERI VECCHIO, i vini anarchici di Gianluigi Carlino


PODERE VENERI VECCHIO, Castelvenere (BN)
I Vini anarchici di Gianluigi Carlino.

Raffaello Annichiarico, proprietario di Veneri Vecchio, è un napoletano doc che ha scoperto in sè il seme anarchico del vino autentico e così ha iniziato amorevolmente a coltivare le sue piccole vigne in quel di Castelvenere adiacenti la sua bella dimora. Una favola iniziata nel 1999/2000 giacchè Raffaello è anche agronomo e cominciò quella che per lui sarebbe diventata una piacevole ed irrinunciabile ossessione.

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Vigne dalla bellezza disarmonica che creano suggestioni nel visitatore, vigne sane trattate solo con un po di rame e zolfo, niente chimica per carità. Così come pura in cantina tutto è lasciato al naturale, lieviti autoctoni, solforosa ridotta al minimo, niente controlli di temperature, ed altre diavolerie moderne. Tini di acacia e castagno per custodire i suoi tesori. Raffaello come tutti i precursori, sta già diventando esempio per altri vigneron, attratti dalla sua passione e dalla sua competenza. E così noi siamo felici che si sparga il seme anarchico del vino autentico, del vino fatto con rispetto ed in maniera assolutamente artigianale con quel seme di sana follia che deve necessariamente accompagnare questi produttori/carbonari.

2 ettari + altri due con Sangiovese,Grieco Cerreto,Aglianico, Barbera del Sannio e Sciascinoso per un totale di 15.000 bottiglie in tutto

Onorati di una degustazione completa e soddisfacente, gli entusiasmi sono ben noti, per cui ci godiamo le varietà autoctone da lui coltivate (grieco cerreto, sciascinoso, barbera del sannio) che sono indubbiamente molto interessanti.

E’ amabile conversatore Raffaello, con raziocinio mi spiega i ben noti disciplinari del bio che tra l’altro prevedono la pratica orrenda dell’osmosi inversa che rappresenta una delle tante manipolazioni del vino.

Il primo vino è il RUTILIUM, blend di barbera e sangiovese al 50%, connotato da un’estrema pulizia e da note fruttate molto piacevoli.

Il TEMPO DOPO TEMPO 2011, grieco cerreto, ha fatto la macerazione sulle bucce e poi solo acciaio. Ha un naso monumentale, in bocca ha forza e buonissima acidità il finale è ferroso (A)

BIANCO TEMPO 2011, greco cerreto,falanghina al 15%, fermentazione spontanea nelle botti di acacia/castagno dove sosta per 8 mesi poi tanta bottiglia, gran bel naso erbaceo al palato è ricco e soddisfacente, un vino davvero emocional (A)

PERDERSI E RITROVARSI 2011, aglianico e piedirosso che regala una bellissima acidità ed una bocca carnosa, un vino che gratifica (A)

Siamo al congedo, Raffaello mi fa “c’è anche questa etichetta, che però non faccio provare a tutti, ne produco solo 1000/1500 bottiglie, se trovo chi apprezza il mio lavoro gliela concedo”. Ovvio onore e: raffè mi piaci assai! e così entriamo pian piano in un mondo nuovo..autre dimension direbbero i transalpini, eh già, perchè per parlare di FRAMMENTI DI TERRA, ossia sciascinoso in purezza (che nome orrendo però, un po come il casavecchia che almeno anglicizzato diventa oldhouse) sadda fermà o rilogio! (per gli esteti si deve fermare l’orologio!). E’ un piccolo vino grandioso (AAA) da bere in qualsiasi situazione. E’ un vino psichedelico, per gente che sa guardare oltre per chi ama la libertà, un vino a 14/16 euro strepitoso.

PODERE VENERI VECCHIO
Via Veneri Vecchio 1 82037 Castelvenere (BN)
email libro@venerivecchio.com tel 340 5869048

Gianluigi Carlino

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