Azienda Sorrentino, Vesuvio Wines, viaggi di gusto di GCarlino

di gianluigi.carlino ultimo aggiornamento Giu 18, 2014

Seconda volta per me sul Vesuvio, superato lo sbarramento losco/edilizio di Boscotrecase, si entra in un altro mondo, dove spadroneggia il verde intenso, dove ti giri e il panorama ti lascia senza respiro: che vuoi? Capri, Sorrento, Vesuvio, Pozzuoli, Castellammare, hai solo l’imbarazzo della vista.
Ma sono qui per le Sorrentino sisters e la loro azienda che fa dell’ospitalità il proprio cavallo di battaglia.
L’accoglienza è seria e professionale, ovviamente anche bilingue per gli etrangers che si affacciano in zona e per i quali sacrifichiamo volentieri il nostro tavolo vista Capri (chissà se farebbero il contrario!).
Benny Sorrentino and family lavorano duro e credono fermamente nel loro progetto che oggi può dirsi solido. Sono tanti gli ettari vitati, ed alcuni sono sui 500/600 metri slm dove si trovano i cru aziendali. Non è per me l’occasione ideale per una visita in quanto mi sono recato per Cantine Aperte, quindi massima confusione, ma il giro delle vigne è stato interessante con il tendone storico per la falanghina ed il piedirosso a coprire amorevolmente non solo grappoli ma anche coltivazioni le più disparate, dai pomodori alle insalate.
Non ho visto la cantina, quindi poco conosco i metodi di lavorazione, nelle vigne rame e zolfo e niente altro.
La degustazione a tavola è piuttosto veloce, quindi mi riservo altra occasione per esprimere le mie emozioni. Ad ogni modo, le Sorrentino Sisters ci propongono una buona parte dei loro vini, che hanno il loro fil rouge nell’estrema eleganza e bevibilità, e che risultano immediatamente piacevoli a discapito certo, di struttura e opulenza.
Ma tant’è! Siamo sul Vesuvio, con vigne in media ad un’altezza sui 200/250 metri slm, con terreni sciolti e ricchi di minerali che si riscontrano poi nella bottiglia.
Dicevo gli assaggi, si riferiscono alla linea PRODIVI e l’ingresso è per una catalanesca, CATALO’, principessa di zona, estremamente elegante e sottile, poi il DORE’ spumante coda e falanghina metodo charmat, anch’esso fresco ed elegante, quindi una Falanghina VERSO BIO, altrettanto beverina ed invitante per concludere con il cru di Piedirosso di VIGNA LAPILLO linea Prodivi, che riserva tratti di grande intensità e classe.
Scopro poi che la gamma dei vini Sorrentino è nutritissima (anche troppo) e spazia dalla Lachyma Christi al Greco di Tufo, dall’aglianico al Passito.
Un’azienda dove sentirsi a casa, dove si respira l’entusiasmo dei giovani e che regala momenti di vero relax e benessere, con uno staff che ti fa sentire a proprio agio e fa venire a tutti gli ospiti la voglia di ritornarvi presto, come spera di poter fare il sottoscritto per un’analisi più accurata ed emozioni più intense, perchè il vino è PURA EMOCION