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Una serata all’Ais di Avellino, corso I° livello sommelier

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Spinto dalla curiosità e dal cortese invito di Annito Abbate e Franco Notarianni dell’Ais di Avellino, mi sono deciso ad andare a vedere come funziona un corso di sommelier, nella fattispecie il I° livello curato dall’Ais di Avellino, che dovrebbe rappresentare insieme a quella di Cuneo e Catania la sezione più importante d’Italia.
E così presso l’Hotel de la Ville ad Avellino, un numero decisamente elevato di aspiranti era lì in sala a captare i segreti del nettare degli dei.
Una platea numerosissima ed attenta alla lezione di Lucia Pintore, preziosa ed esperta divulgatrice, dotata di un innato british/sardinian sense of humor, che serviva a stemperare l’effluvio di termini tecnici e aspetti sensoriali che facevano girare la testa.
La lezione, molto interessante, verteva su aspetti tecnici teorici abbinati sapientemente alla pratica. Il bicchierino con il tannino “inside” per meglio comprendere il reale significato del termine, era una soluzione molto interessante. Tecniche di mescita, di servizio del vino etc, tutto molto affascinante ed utile per chi ama questo settore.
La riconoscibilità degli elementi che caratterizzano il vino, da quelli alcolici, acidi e via dicendo, rappresentavano elemento clou della lezione e perno fondamentale dell’intero corso. Le degustazioni finali erano poi chiaramente funzionali ed utili alla premessa teorica. L’interesse da parte del vostro scrivente è stato davvero notevole, materia indubbiamente affascinante, esaltata ancor di più da chi il vino lo racconta poi, con competenza e passione. Good job!

Gianluigi Carlino

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