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Le manipolazioni sul vino.

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Rivendico il diritto di affermare che il vino è unicamente di coloro i quali si sporcano le mani, di quelli che sudano e faticano la terra. Dei tanti produttori/agricoltori, per i quali la terra, la vigna e quindi il vino rappresentano tutto per la loro esistenza. Sono loro i padroni della scena, quelli che vanno in ansia per una grandine, per la siccità, per timori legati a malattie, per un’annata storta che può ripercuotersi sulle proprie tasche.
Non altri che si arrogano diritti di giudicare, di fare classifiche, magari spesso sulla base di strampalate degustazioni.
Ci vuole rispetto. Rispetto per la “fatica”, al contrario di chi oggi ha messo in moto un meccanismo infernale che ha prodotto il risultato di far arricchire se stessi e quei pochi che sono stati furbi da salire sul carro dei vincitori.
C’è chi il vino lo fa per hobby, per sfizio; ci può stare santo iddio, ci può stare, ma questi personaggi sono poi puntualmente e miracolosamente sempre quelli che assurgono agli onori della cronaca.
C’è il massacro del vino naturale che certa stampa fasulla critica a spron battuto piena di infantili pregiudizi. C’è poi la stampa cd. “specializzata” che attribuisce valori in guide spesso pilotate, di nessun valore oggettivo.
E poi ci sono invece quei tanti piccoli giornalisti o blogger che amano questo mestiere e mettono passione per esaltare quelle aziende che regalano emozioni e soprattutto fanno visita alle aziende, ne scoprono i valori, i sacrifici, l’impegno, la dedizione.
Per questo motivo sono totalmente solidale con la tenuta Dettori che ha deciso di non mandare più alcuna bottiglia a nessuna guida: che vengano in azienda a provare i miei vini! Sacrosante parole. Vediamo poi dal confronto diretto cosa ne scaturisce. Basta lobby della penna e della tv che alimentano solo la illusione che il mio vino venderà ed è buono solo perchè è presente su certe testate!
Non è più accettabile.
Tanto per chiarire, proprio ieri abbiamo letto una graduatoria della solita testata “specializzata” sull’anteprima Taurasi tenutasi nei giorni scorsi in Campania, con votazioni e paragoni che insieme ad alcuni amici produttori abbiamo giudicato assolutamente inadeguate, salvo poi farci una bella risata, con tanto di disistima!
I produttori devono avere questo coraggio, al diavolo i palloni gonfiati, il mercato è fatto anche di persone attente e competenti che apprezzano le cose che valgono a prescidnere se quel vino è presente su una guida o meno.
E stiamo a dire sempre le stesse cose!

di G.Carlino

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