Take a fresh look at your lifestyle.

VIAGGI DI GUSTO di Gianluigi Carlino. L’insostenibile leggerezza dei… prezzi del Bordeaux: Saint Emilion e il Libournese

0


Il nostro piccolo reportage in terra di Bordeaux inizia dalla più elementare delle considerazioni:il vino francese ed in particolar modo quello bordolese è senza ombra di dubbio un vino per ricchi! La maggior parte, per non dire quasi tutte le bottiglie sono proibitive per noi comuni mortali. E difatti i loro migliori consumatori sono sempre e soltanto i ricchi che si alternano sul pianeta. Una volta gli americani, poi è toccato ai russi, ora ai cinesi, domani chissà. La fortuna dei francesi è data da una duplice denominazione: “gli olandesi”, ed il fatto di essere stati i primi a produrre vino. Gli olandesi perché alcuni secoli fà hanno bonificato questa zona e hanno intrapreso il commercio di questa delizia, ed ovviamente il fatto di essere stati i primi avvantaggia e non poco.
Noi però ci siamo intestarditi e siamo voluti andare a fondo, ed abbiamo scoperto delle realtà interessanti e decisamente a buon mercato ed una qualità del vino che non ha nulla da invidiare ai nomi altisonanti e fuori dalla portata dei più.
La zona bordolese la si può tracciare seguendo a grandi linee due grosse aree, a destra e a sinistra della Gironde: la zona di St.Emilion e quella del Medoc. Questo generalmente è il paradigma che viene riconosciuto, è questo quello che viene indicato dalle guide etc. Noi abbiamo scoperto invece delle zone altrettanto interessanti e meno battute, come quella del CANON FRONSAC e de la COTE DE BOURG così come pure Pessac.Leognan. Il vino francese è stato consacrato da poeti scrittori appassionati e chi più ne ha più ne metta, noi umili mortali lo abbiamo apprezzato ma ci permettiamo anche delle critiche.Eccome!
La parola barrique dai nostri cugini è spesso sinonimo di VINO! La barrique aggrazia, rende il vino tostato, vanigliato, amabile e questo lo si avverte marcatamente in tantissime etichette e viene ritenuto un bonne faire, quasi un fatto di vanto, di abilità di eleganza.Noi non condividiamo; per nulla. Vino tiene su alma y stop. La barrique invasiva come spesso abbiamo testato è sgradevole.
Il nostro viaggio ha inizio sulla rive droite e la prima zona che mi appresto a conoscere è quella di Saint Emilion, una cittadina deliziosa, giustamente patrimonio dell’UNESCO ed autentico piccolo scrigno medievale.La cosa che colpisce maggiormente è l’ impressionante sequenza di Enoteche che ci sono sul territorio. E’ un’apoteosi per i gourmandise, è tutto un tour di assaggi, analisi olfattive, blind test, contrattazioni frenetiche e le immancabili spedizioni; per chi può. La più bella esperienza che noi di Gustocampania abbiamo fatto dalla parte droite della Gironde è stata quella con Stephane Derenencourt, il genio del vino. Un personaggio straordinario che si occupa di una larghissima fetta di chateau bordolesi e devo dire con risultati eccellenti sia per qualità che prezzo. Acquistare una bottiglia di uno Chateau dove lavora Stephane così come anche quelli dove opera Michel Rolland sono sinonimo di garanzia. Vini centrati, biodinamici, strutturati ma privi di qualsivoglia rusticità, affascinanti nella loro naturale complessità. A partire dalla creatura di Stephane il DOMAINE de l’A (AA), un vino eccellente e dall’ottimo rapporto qualità prezzo (€ 26). Per quei pochi che ancora non lo sanno i vini bordolesi sono caratterizzati da 3 tipologie di uva (les cepages), il Cabernet Sauvignon, il Merlot ed il Cabernet Franc; non sempre viene utilizzato il Petit Verdot.
La zona di Saint Emilion è caratterizzata da vini con prevalenza di Merlot che è il vitigno principe della zona. Merlot ossia piccolo merlo è una vigna vigorosa e rustica, riconosciuto come il vitigno che apporta il profumo la delicatezza e la finezza ai vini cabernet.Ama i terreni sabbiosi ed argillo-calcarei. E’ un cepage caratterizzato dalla ricchezza di aromi di frutti rossi, prugne e spezie.
La nostra prima visita è presso lo Chateau TROPLONG MONDOT un premier cru classe secondo l’antica classificazione napoleonica del 1855. Lo Chateau è charmant e gode di una posizione privilegiata e con una cantina di grande livello, ovviamente una infinita serie di barriques. Due le etichette proposte dalla casa, il cru TROPLONG MONDOT di cui abbiamo provato il 2006 (AA) dal prezzo proibitivo (€ 236) ma dalla struttura maestosa e complessa,armonia e classe in un calice. Il secondo vino della casa è il MONDOT di cui abbiamo provato il 2007 (A) e dal prezzo più “abbordabile” (€ 41).Meno ricco e meno complesso si rileva allo stesso modo un vino delicato e gradevole. Qualche chilometro più giù facciamo visita ad un’altra storica firma: lo Chateau LA GAFFELIERE,altro premier cru classe. I vigneti sono esposti proprio all’ingresso della cittadina e lo chateau è facilmente visibile. Vigne meravigliose ed esposte dolcemente a sud,belle e vigorose come il vino dello Chateau.La degustazione dopo la visita alla cantina con il gentilissimo Hugo, procede con lo Chateau La Gaffeliere 2007 (€ 60 circa) (A) vino muscolare e speziato che si dimostra più interessante nell’annata 2009 (AA) (€ 65). Il nostro percorso ci conduce il giorno seguente da THUNEVIN che ha il suo cru nello Chateau Valandraud che non riusciamo a provare, ma che presenta altre etichette piuttosto interessanti; la nostra degustazione,infatti, si limita al BAD BOY 2007 (AAA) un vino che amiamo da subito confortati anche dall’eccellente rapporto qualità-prezzo (€ 17), speziato e con decisi sentori di frutti neri.Magnifico in bocca, opulento e con un finale fantastico che permane a lungo e ti lascia estasiato. Le serate proseguono tra i vari cavistes di Saint Emilion e la Maison du Vin della cittadina. Facciamo la conoscenza con un istrione come Manù, il quale parla il nostro stesso linguaggio: vini strutturati, di classe ma non rustici e poco costosi. Manù ci dedica una serata e ci conduce in un viaggio degustativo fantastico, alla scoperta del vino della zona inteso in maniera autentica ed alla portata della gente che ama questo prodotto. Chateau VRAI CANON BOUCHE’ 2007 (€ 19) (AA ) è un vino strutturato e molto corposo, riesce a mantenere una classe ed una beva fantastica. Stesso discorso per lo Chateau LE TROIS CROIX (AA), elegante e complesso con un frutto rosso in evidenza ed una bocca gradevolissima, prezzo onesto (€ 17). Decisamente alticci, salutiamo Manù e ci rechiamo in uno dei tanti locali dove poter cenare in un atmosfera rilassata e di classe. Ovunque siamo andati il cibo è stato di qualità eccellente, merito di una cucina raffinata e attenta che mantiene ottimi livelli a tutti gli stadi di prezzo.
Il giorno successivo, ad una trentina di chilometri da Saint Emilion, andiamo a Bayon sulla cotes de Bourg e Blaye e precisamente allo Chateau FALFAS, dove la signora Veronique si dimostra subito una padrona di casa amabilissima e di gran classe. Nonostante il giorno di festa ed il pranzo da preparare per la famiglia, madame ci dedica pazientemente il suo tempo e ci conduce dapprima ai vigneti che si estendono attorno allo chateau, per poi guidarci nella splendida cantina e nella zona degustazione dove ci concede tutte le etichette della casa, a partire dal DEMOISELLES Rosè 2008 (A), il quale nonostante la mia proverbiale allergia ai rosè, dimostra da subito di essere molto piacevole e minerale, proseguiamo con la seconda etichetta della casa ossia LES DEMOISELLES DE FALFAS 2010 (A) (Θ), che si mostra interessante soprattutto per aver centrato in pieno il terroir, vibrante e minerale è decisamente gustoso. Il cru della casa è lo CHATEAU FALFAS di cui degustiamo il 2008 (A) dalla acidità possente e vigorosa. Madame Veronique ci regala un’ultima emozione e ci apre lo CHATEAU FALFAS LE CHEVALIER 2006, che è l’autentico colosso dello chateau (AAA), un vino straordinario, goloso, pieno, di una corposità evidente e che lascia una bocca paradisiaca. Una scoperta nel vero senso della parola, I prezzi fanno onore a questa famiglia eccezionale, si va dai € 7 ad un max di € 22 per il grand cru. Un cotes de Bourg che si rivela eccelso e fuori dagli schemi commerciali. Merci madame Veronique.Una curiosità, il papà di madame Veronique è stato iol mentore di Stephane Derenencourt. Vini biodinamici e nel rispetto assoluto della natura. Per la cronaca tutte le guide vi diranno di provare PETRUS,AUSONE CHEVAL BLANC, PAVIE e sarete costretti a vendere l’auto per comprarne una cassa, noi molto più modestamente oltre a quelli appena citati, ci permettiamo di suggerire la prova e l’acquisto di cantina meno note ma molto valide: Chateau de REIGNAC, Petrus Gaia, LA CADERIE,CLOS PUY-ARNAUD,GALAND e LA TOUR FIGEAC, prezzi ragionevoli qualità garantita…(to be continued)

CHATEAU TROPLONG MONDOT Saint Emilion, 33330 tel 05 57553205 sito web www.chateau.troplong-mondot.com email contact@chateau.troplong-mondot.com
Azienda di 23ha, età media delle vigne 35 anni

- la tua Pubblicità qui -

CHATEAU LA GAFFELIERE Saint Emilion 33330 tel 05 57247215 sito www.chateau-la-gaffeliere.com
Azienda di 23ha, di cui 19 a merlot e 4.5 a cabernet franc

- la tua Pubblicità qui -

THUNEVIN BP 88 Saint Emilion 33330 tel 05 57550913 sito www.thunevin.com email thunevin@thunevin.com
Azienda di 22ha, età media delle vigne 35 anni

CHATEAU FALFAS Bayon, 33710, tel 05/57648041 sito www.chateaufalfas.com email jvcochran@online.fr
Azienda di 23ha, età media delle vigne 35 anni

Legenda
AAA vini eccellenti o prodotti eccellenti
AA vini ottimi che esaltano il territorio, idem per il cibo
A vini interessanti e cucine interessanti
Θ simbolo che definisce un vino o un prodotto genuino e territoriale
☺ ottimo rapporto qualità/prezzo

Foto e testo di
GIANLUIGI CARLINO

English version
VIAGGI DI GUSTO – TASTY TRAVELS. The unbearable lightness of… Bordeaux prices: Saint Emilion and the Libourne district

Our short reportage from Bordeaux area starts from the most elementary consideration: French wine, and in particular Bordeaux wine, is no doubt a wine for wealthy people! Most of the bottles, not to say all of them, have prohibitive prices for us, ordinary mortal men. And therefore their best customers are always and only the rich people of the planet. In the past they used to be American, then it was the turn of the Russians, now it’s the Chinese, tomorrow God know who. The luck of the French lies in their dual denomination “the Dutch”, and in the fact they were the first one who produced wine. The Dutch because some centuries ago they drained this area and started trading this delicious drink, and of course they were the first ones who took advantage of this commerce, and not little advantage.
But we insisted, we wanted to go deep to the heart of the matter, and discovered some interesting cellars with definitely cheap prices, offering a quality of wine as good as that of the bombastic names most of the people cannot afford to buy.
The Bordeaux area can be traced following roughly two large areas, on the right and left bank of the Gironde river: the Saint Emilion and Medoc areas. This is usually the pattern acknowledged, shown in the maps and so on. Instead we discovered some as much interesting and less visited areas, such as the CANON FRONSAC and COTE DE BOURG ones, as well as Pessac Leognan. French wine has been consecrated by passionate poets and writers, and the list could go on forever. We, humble mortals appreciated it but allow ourselves also to criticize it. We certainly do!
The word barrique for “our cousins”, the French, is often synonym of WINE! The barrique makes the wine gentle, toasted, with a vanilla flavor, smooth and one can feel these characteristics in lots of labels. This is considered a bonne faire, almost a merit for ability and elegance. We do not agree with this; no way. Vino tiene su alma y stop. The invasive barrique, as we often noticed, is unpleasant.
Our journey starts on the “droite” bank, and the first area I am going to visit is Saint Emilion, a delicious town, UNESCO heritage and a really small medieval shrine. What strikes us most is the impressive sequence of wine shops in the district. It is an apotheosis for the gourmandise, it is a tour of tasting, smelling, blind tests, hectic bargaining and the inevitable deliveries; for those who can afford it. The most beautiful experience we had as Gustocampania, was on the “droite” bank of the Gironde river, with Stephane Derenencourt, the genius of wine. He is an extraordinary man who works with a large number of Bordeaux chateau, and I must say, with excellent results, both as quality and price are concerned. Purchasing a bottle in a Chateau where Stephane works, as well as in those where Michel Rolland works, is a guarantee. Balanced, biodynamic, well structured wines but with no rustic flavor, so fascinating with their natural complexity. We start from Stephane’s creature the DOMAINE de l’A (AA),an excellent wine that is also good value for money (€ 26). For those few people who still don’t know it, the Bordeaux wines are characterized by 3 varieties of grapes (les cepages), Cabernet Sauvignon, Merlot and Cabernet Franc; Petit Verdot is not always used.
The Saint Emilion district is characterized by wines mostly made of Merlot, that is the principal variety of grape cultivated in this area. Merlot, meaning small blackbird, is a vigorous rustic grape, recognized as the grape adding mildness, aroma, delicacy to the cabernet wines. It loves sandy and clay-calcareous soils. It is a cepage characterized by rich scents of red fruit, plums and spices.
We first visit Chateau TROPLONG MONDOT, a first class cru according to the old Napoleonic grading dating back to 1855. The Chateau is charmant, located in a privileged place, with a high level cellar, and obviously a countless series of barriques. Two are the labels proposed by the chateau: the cru TROPLONG MONDOT and MONDOT. We tasted the 2006 TROPLONG MONDOT (AA) that has a prohibitive price (€ 236) but a Majestic and complex structure, with all the harmony and class concentrated in a chalice. Then we tasted the 2007 MONDOT (A) that has a more “reasonable” price (€ 41). It is less rich and complex but it is at the same time a delicate, pleasant wine. A few kilometers further we visit another historic brand: Chateau LA GAFFELIERE, another first class cru. Its vineyards stretch right in front of the entrance to the town, and the chateau can be easily noticed. Marvellous vineyards gently facing the south, beautiful, powerful like the wine of this Chateau. After the visit to the cellar, the tasting session is held by the kind Hugo, starting with the Chateau La Gaffeliere 2007 (around € 60) (A) a muscular spiced wine, whose 2009 vintage turns out to be more interesting (AA) (€ 65). Our tour continues on the following day with a visit to THUNEVIN that has its cru in Chateau Valandraud. We are not able to taste it, but we are introduced to other quite important labels; our tasting is limited to BAD BOY 2007 (AAA) a wine we fall in love with at first sight, comforted by its excellent price too (€ 17). It is spiced, with strong scents of black fruits, magnificent in the mouth, opulent with a fantastic long lasting final taste that sends us into raptures. The evening continues at the several cavistes of Saint Emilion and the Maison du Vin of the small town. We meet with Manù, a histrion who speaks our language: structured stylish wines, never rustic but not expensive. Manù devotes the whole evening to us, leading us through a fantastic tasting journey to the discovery of the authentic wine of the area that can be afforded by those who love this product. Chateau VRAI CANON BOUCHE’ 2007 (€ 19) (AA) is a structured, full bodied, very quaffable wine, with class. The same is for Chateau LE TROIS CROIX (AA), an elegant, complex wine with clear scent of red fruits and a very pleasant taste, at an honest price (€ 17). Definitely tipsy, we say goodbye to Manù and head to one of the several locals serving dinner in a relaxed stylish atmosphere. Wherever we have been to, food has always been of excellent quality, thanks to a fine careful cuisine, keeping high levels at any price.
On the following day, at about 30 km from Saint Emilion, we drive to Bayon on the cotes de Bourg and Blaye, precisely to Chateau FALFAS, where Ms Veronique immediately turns out to be a lovely, high style Mistress of the House. Notwithstanding it was a holiday and she had to make lunch for her family, madame patiently devoted to us her time, took us to the vineyards stretching around the chateau, then to the marvellous cellar and finally to the tasting room, where she showed us all the labels of her chateau, starting from DEMOISELLES Rosè 2008 (A), that, although I am “proverbially allergic” to rosè wines, is very pleasant and mineral. We continue with the second label of the chateau, that is LES DEMOISELLES DE FALFAS 2010 (A) (Θ), an interesting wine mostly because it fully represents the terroir: so vibrant and mineral, it is definitely a tasty wine. The cru of the house is CHATEAU FALFAS: we try the 2008 vintage (A) with is powerful vigorous acidity. Madame Veronique offers us the last emotion opening up a bottle of CHATEAU FALFAS LE CHEVALIER 2006, that is the real colossus of the chateau (AAA), an extraordinary wine, tempting, fullbodied, leaving the heaven in our mouth. It is a discovery in the true sense of the word. Prices do honour this unique family, ranging from € 7 up to maximum € 22 for the grand cru wine. A cotes de Bourg that shows to be sublime and breaks the rules of the trade. Merci madame Veronique! Just for curiosity, madame Veronique’s dad was Stephane Derenencourt’s mentor. Biodynamic wines that absolutely respect nature. For the record, all the guidebooks will suggest you try PETRUS, AUSONE CHEVAL BLANC, PAVIE and you will have to sell your car to purchase a crate of these wines. We are more humble, and apart from the wines mentioned above, suggest you taste and buy the wine produced by less famous but very good winemakers: Chateau de REIGNAC, Petrus Gaia, LA CADERIE,CLOS PUY-ARNAUD,GALAND and LA TOUR FIGEAC, reasonable prices, guaranteed quality…(to be continued)

- Pubblicità -

Lascia una risposta