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Apre a Napoli Sebezia, il polo di eccellenza dell’alta formazione e della qualità enogastronomica

Sabato 4 ottobre, alle ore 19.00, in via Capodimonte serata inaugurale di Sebezia,  il nuovissimo centro polifunzionale di Napoli, dedicato al mondo della enogastronomia, dell’alta cucina e della formazione. La struttura sorge in una delle zone panoramiche di Napoli storicamente più importanti, a ridosso del famoso Parco di Capodimonte, che ospita la Reggia Borbonica, e non lontana dalle catacombe di San Gennaro.

Il progetto nasce dall’idea di gruppo di imprenditori coraggiosi che credono molto nel sud Italia e, in particolare, nelle energie positive di Napoli e della Campania. In Sebezia ci sono i marchi Eden Volpe, caffetteria, pasticceria, lounge bar e gelateria artigianale; Campus Artis, alta formazione, scuola di enogastronomia e pasticceria; Coquina Real, ristorante e spazio eventi e, infine, Redondo Hotel, bed & breakfast e accoglienza turistica.

Un investimento importante, nonostante la crisi, che creerà indotto sia dal punto di vista occupazionale che produttivo sul territorio. Oltre 3000 Mq suddivisi in terrazze. La Capodimonte, la terrazza principale destinata ad ospitare gli eventi, le terrazze Capri e Anacapri, per le degustazioni e le performance artistico-culturali.

Domenico Petito, direttore generale, Daniela Nazzaro, project manger, Andrea Pianese, direttore Formazione e Rapporti istituzionali, Gennaro Volpe, direttore Scuola Pasticceria, questi i soci fondatori che hanno fortemente voluto Sebezia.

Il naming del gruppo prende il nome dall’antico fiume Sebeto, oggi sotterraneo, che secondo le fonti più accreditate nasceva dal Monte Somma, attraversava le campagne dell’agro napoletano e, arricchitosi dell’acqua piovana proveniente da Capodimonte, dal Vomero e dalle altre alture partenopee, giungeva al mare nei pressi dell’antico porto di Palepoli, all’altezza tra piazza Borsa e piazza Municipio. Alla fine di via Caracciolo, al largo Sermoneta, si può ammirare la fontana monumentale del Sebeto, fata realizzare nel 1635 da Manuel Zuniga y Fonseca, conte di Monterrey e vicerè di Napoli.

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