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La nostra scelta di non andare al Vinitaly.

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La nostra scelta di non andare a Verona è legata essenzialmente a due motivazioni di base. Premettendo che non interesserà a nessuno e che non pretendiamo di mancare di rispetto a nessuno, riteniamo in primis che:
l’occasione del Vinitaly è fondamentalmente legata ad una prospettiva di business da parte delle aziende.E’ una fiera, per cui l’obiettivo è quello di vendere,ciò che conta è che ci siano le aziende ed i buyers. I giornalisti sono soltanto un contorno, o meglio dovrebbero esserlo, perchè ci sono quelli che hanno tanto peso e potere (che brutta parola) che influenzano il mercato del vino. Ma noi andiamo tranquilli perchè non apparteniamo a quella categoria, quindi saremmo perfettamente inutili. Anno scorso dopo aver assaggiato i primi 10/15 vini ci siamo fatti l’idea che era impossibile andare oltre; non si aveva più la capacità di apprezzare nulla. Preferiamo i face to face e quindi gli incontri in cantina per scoprire l’anima di un’azienda.
Il secondo motivo è puramente polemico. Riteniamo che nonostante siano 47 anni che il Vinitaly si svolge a Verona, siamo fermamente convinti che la centralità del vino italiano non possa passare per la splendida località di Giulietta e Romeo, ma debba invece interessare la città di Roma, la nostra capitale, facilmente raggiungibile da ogni luogo nazionale ed internazionale. E’ Roma la capitale del vino, è li che dovrebbe svolgersi la manifestazione più importante del vino italiano. Da denuncia poi è la ricettività della piccola città scaligera, che per tre notti in un qualsiasi hotel,bb,agriturismo propone prezzi da ufficio indagini: semplicemente vergognoso.

gianluigi carlino

1 Commento
  1. RossoVino dice

    Sono pienamente daccordo. Una fiera troppo grande finisce per sminuire il vino. Che invece si dovrebbe conoscere “sul posto”. Anche Roma sarebbe costosa, (e i costi sono alti anche per gli espositori). I tempi della terra sono lunghi, lunghi i tempi del vino.Lunghi quelli della degustazione. Una fiera di 4 giorni non può essere una scorciatoia, se non a livello puramente commerciale. Prosit!

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