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Integrazioni sul mare d’inverno: venere saltato e spada sparato

In ordine: inforcherei la moto e andrei in giro. A prendere il vento in faccia. Prima da solo, poi no. Poi parcheggerei in un angolo dal quale il mare lo guardi ma è come se lui non vedesse te, ti strizza l’occhio da dietro gli scogli. E’ un posto strano perchè è bellissimo nonostante l’abbia- no rovinato e con impegno. Andrei sulla spiaggia e senza scarpe, a piedi nudi farei i disegni sul bagnasciuga, accertandomi con lo sguardo che il mare li porti a sè. Di nuovo il vento in faccia e poi a casa, perchè il po- sto col mare che fa gli occhiolini è qui vicino. Mi concederei un drink, il mio e preparerei il venere saltato con vongole e gamberetti col pesce spada. Di fianco come le dame che rendon belli i sogni, un supersonico Fiano.

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PREPARAZIONE: Il riso venere a parte lo strano colore a metà strada tra il nero e il marrone nasce per essere un riso dietetico, ma a me piace perchè ha un sapore in- tenso. Più esotico del solito riso. L’ho scoperto al supermercato ed è stato amore a prima vista. Soffriggere aglio, olio e peperoncino. Saltarvi i calamari tagliati a dadini piccoli e farvi aprire le vongole a fuoco alto, ma veloce e per poco tempo. Togliere la fiamma quando saranno aperte le vongole. A parte bollire l’acqua per cuocere il riso. Cotto e asciugato dell’amido, salta- re il riso nella padella con le vongole (nel frattempo sgusciate) e calamari. Condire con prezzemolo e un po’ di menta peperina, altra folgorazione. Su una pietra lavica, arrostire il pesce spada. Abbinare il riso venere dopo averlo passato per una formina e aggiungere i piselli scoppiati in padella.

INGREDIENTI: 150 g di riso venere, vongole veraci, 2 fette di pesce spada, due calamari, un bicchiere di vino bianco, aglio, olio e peperoncino. Un pugno di piselli.

IL VINO: Fiano di Avellino, targato Ciro Picariello. Non lo conosco Ciro, ma me lo immaginavo. Come feci con Luigi Tecce, prima di incrociarlo a una verticale. Bella pratica. Il Fiano di Picariello è superbo.

IL FILM: Davide Loke è bello, affermato e anche annoiato di essere uno dei migliori fotoreporter sul “mercato”. Approfitta di una strana somiglianza a un morto e “cambia” vita. Qui c’è tutto Michelangelo Antonioni e Professione reporter è bellissimo.

IL DISCO: The Joker, una delle prime sperimentazioni del rock psichedelico. Album della Steve Miller Band del 1973, che ogni volta sembra nuovo e supera tutti i car test del mondo. Se stai in moto e l’hai ascoltata prima di parti- re, quel lovely lovely lovely lo canticchi in eterno da sotto il casco

IL DRINK: Quando hai voglia di partire, un po’ è come se volessi tornare indietro. Alle origini. Vodka Tonik, on the rock, col lime. Old style.

Paolo Perrotta

(quasi) chef #Sfilabile

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