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Nino Barraco: il Kandinsky del vino. Viaggi di gusto di GCarlino

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NINO BARRACO: il Kandinsky del vino. Viaggi di gusto di GCarlino.
Armonia, perfezione rasentata, lucida follia, la visione di un vino che non c’era e che con Nino Barraco ora c’è. Un’interpretazione magica del Grillo, autenticamente penetrante, fuori dai cliché che hanno denudato un grande vitigno. Con Nino Barraco il grillo prima ancora del catarratto, ha trovato la sua esatta dimensione che rasenta la perfezione. Sotto il sole caldo e torrido di una Marsala che si fa sempre amare, le vigne di Nino sono di una semplicità disarmante e altrettanto belle e sane. Un tuffo nella sua vigna tra viti e pomodori e ancora frutta, dove la natura diventa armonia senza atteggiamenti da prima donna, ma che si dissolve così, candidamente.
Come il personaggio Barraco, tranquillo, quasi ascetico ma deciso e sicuro. Sprezzante dei luoghi comuni come tutti i ragazzi intelligenti e volitivi. Sono onorato della sua conoscenza e della sua ospitalità nella sua dimora fuori Marsala, dove chiacchierando amabilmente insieme ad altri amici, iniziamo una magica degustazione che mi porterò dietro per tutta l’estate siciliana.
Non posso non coinvolgere il personaggio nella eterna e sterile discussione sui vini naturali e bla bla bla, e conveniamo per un superamento di questo stupido luogo comune e per il riappropriarsi di una terminologia basata solo sul buon senso nell’operare in vigna e in cantina, rispettando l’ambiente come è giusto che sia.
Sono quasi tutti vini con zero solforosa, ma non per una questione di dicotomica interpretazione, quanto piuttosto perché non ve ne è necessità.
Concetti, idee, sguardi e intanto la prima bottiglia è li, nella sua elegante appariscenza, scalpito ma attendo, impaziente per una sorpresa annunciata e anelata per un attimo di fulgido piacere, e que plaisir mon ami!
La mia natura schietta non mi fa convenire coi miei commensali sulla emozionalità del primo vino degustato, il Vignammare 2012, un grillo salino-marino, interpretato con classe ma dalla semplicità troppo effimera, praticamente evanescente! Non ci casco, non demordo e so che non è un bluff ma solo il percorso naturale che Nino propone al degustatore-amico-rompiballe se del caso.
E così appare la prima magia, la sua maestria ha tirato fuori un Catarratto 2012 in purezza (AA), che per poco non svenivo, roba mai provata prima! Perfido, dalla struttura consistente e ammaliante, carnoso e friccicoso, pieno al palato e con un finale armonioso. Una semplice ma fantastica bevuta. Non so dove troverete queste bottiglie (Nino dice fuori dalla Sicilia) ma consiglio di cercare questo catarratto, non ve ne pentirete. Sto andando a braccio, non rileggo i miei appunti, eppur sono passati un paio di mesi dalla visita, ma quando trovi il memorabile questo non si cancella più nulla dalla tua mente. Sono quelle giornate rare, che fare questo mestiere vale dannatamente la pena.
Et voilà con naturalezza Nino apre il suo successivo capolavoro, la sua ultima creazione il Grillo 2012 (AA), 14.5% di alcool, un vino favoloso, una interpretazione magica e kandiskyana dello cepages che viene reso opera d’arte, un vino dal carattere profondo emozionale come pochi bianchi italiani possono permettersi di essere, struttura, classe, equilibrio, profondità capacità innata al lungo invecchiamento, e non tragga in inganno il colore carico tipico dell’artista Barraco, è un vino insomma che ti prende, ti arriva fino all’anima e ti appaga. E proprio quando pensi di aver raggiunto l’apoteosi, il perfido baffetto siculo, che fa? Ti propone un Grillo 2007 (AAA) e un Grillo 2006 (AAA) ed allora il processo simbiotico con l’azienda Barraco è giunto al culmine. Le annate vecchie del Grillo di Nino Barraco, rappresentano l’indefinito, l’onirico liquido, il risultato di un lavoro straordinario e creativo la cui genesi è semplicemente l’assecondare alla perfezione una natura circostante magica. Mucho corazon en todo, y l’alma se placa en la divina Marsala. Prezzi tra i 12 ed i 20 €uri.
Un solo grande rammarico: non aver potuto comprare nulla e soprattutto non possedere ancora nulla di questo grandissimo vigneron, al quale tendo la mano in una stretta immaginaria affinché mi possa continuare ad estasiare. Il Grillo di Nino Barraco è una delle grandi certezze dell’enologia italiana. Qui Marsala a voi continente.
PS …Ah dimenticavo, Nino produce anche un ottimo nero d’Avola, ma questa sarà un’altra storia.

Azienda NINO BARRACO, Marsala, non do indicazioni tanto vi perdete, sarà lui a orientarvi telefonicamente HA 10,00 circa bottiglie circa 20.000

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Gianluigi Carlino

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